Le notti di San Lorenzo.
Ivano e Daria, che poeti non erano, ma amavano verseggiare, si erano conosciuti a un convegno poetico. Tra l’ascolto di una poesia e l’altra, si erano guardati negli occhi e avevano capito che la vera poesia era fiorita nei loro cuori o almeno così credevano. Avevano, perciò, deciso d’incontrarsi, per collaudare quell’incipiente simpatia, che li legava. Bastarono poche parole e alcuni sguardi per capire che quel legame era qualcosa di più, ma nessuno dei due amava definirlo, per paura che quell’incanto finisse. Fu Daria a prendere l’iniziativa, proponendo di cercare una chiesa, dove chiedere al Signore che significato avesse quel loro nascente sentimento. A pochi passi c’era la chiesa di San Lorenzo, dove le spose amavano lasciare il loro bouquet di nozze, in segno di devozione al Santo, perché le proteggesse nel loro cammino d’unione. Ogni mattina, per i tre giorni della durata del convegno, Ivano e Daria s’incontravano nella chiesa di San Lorenzo, con la promessa, prima di comiatarsi, lui per andare in una lontana città del Nord e Daria in un piccolo paese del Sud, di darsi appuntamento la notte di San Lorenzo.Entrambi avevano alle spalle storie finite, ma nonostante quei legami li avessero delusi,credevano nella forza dell’amore,ancor di più ora che una nuova alba illuminava le loro vite. Era la notte di San Lorenzo che ogni anno si rinnovava il loro legame, quando, separati da duemila chilometri di distanza, guardando il cielo nello stesso momento, si giuravano eterno amore. immaginando di trovarsi tra le braccia dell'altro. Il loro amore aveva messo le ali e avevano scoperto di amarsi attraverso le stelle. A volte capitava a entrambi di ascoltare il vento per sentirsi sussurrare parole d'amore. E nella solitudine dei loro letti abbracciavano ciascuno l’ombra dell'altro/a, navigando tra nuvole di sogni. Amore per loro era un’unica anima abitata da due corpi, non era guardarsi l’un l’altro, ma insieme nella stessa direzione. Avvertivano che l’amore era pioggia e vento e sole e stelle. Essi, che poeti non erano, le notti di San Lorenzo scrivevano le più belle pagine d'amore, finché a uno dei due toccò di guardare da solo le stelle la notte di San Lorenzo, ma il loro amore continuò, finché anche per chi era rimasto, si spensero le stelle.
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