La cattiva
gestione del potere.
Oggi c’è la cattiva abitudine di non rispondere a nessuna informazione o domanda,
diretta a qualsiasi Ente fornito di potere, nessuno escluso, come se la voce
del cittadino rappresentasse un disturbo alla sonnolente attività di chi è
destinatario di una qualsiasi richiesta. Una società che si caratterizza sempre
più da spinte isolazioniste, ove qualsiasi legittimo interrogativo costituisce
un’interferenza, alla quale si reagisce col silenzio, in spregio alle più
elementari regole di democrazia partecipativa, rappresentata da minoranze
creative, sempre più presenti nella società civile. A certi politici, che
godono della scranna sui cui siedono, vien da chiedere con Dante: “ Or tu chi se’, che vuo’ sedere a scranna, per giudicar di lungi mille
miglia con la veduta corta d’una spanna? “.Questi falsi, dotti miopi appaiano
come Nerone che con la lira in mano, mentre Roma brucia (leggi :le iniziative
languono) si ostinano a cantare:”Più bella e più superba che pria”.Dove ‘più
bella’ e ‘più superba’ esiste solo nell’immaginario egocentrico del loro
“Potere apparato”, che di ‘apparato’ hanno solo certe vuote, manifestazioni,con
‘sotto il vestito,niente’.Questo momento buio che stiamo attraversando si
manifesta soprattutto con l’assenza di guide carismatiche a livello locale e
internazionale,sintomo di una società che ha smarrito se stessa. In questa
condizioni si giustifica la voglia di partecipare con iniziative proprie,
esercitate dalla cittadinanza attiva, veri veicoli sociali, che suggeriscono
soluzioni a tante materie irrisolte. Attività purtroppo viste come fumo negli
occhi da quei nani che del potere hanno una visione distorta e individualistica,
che purtroppo fioriscono ovunque, come erbe infestanti.
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