Il ponte sullo stretto e il complesso di periferia..
Se si visita una qualunque città, la zona periferica, rispetto al centro, molto spesso è degradata. La Sicilia, rispetto all’Italia, si trova in posizione geografica periferica analoga, per cui non sfugge al suo destino di essere e rimanere zona in rovinoso abbandono.
La costruzione del ponte sullo stretto, poiché attiene a questa condizione di marginalità, è vista in quest’ottica, per cui il disinteresse, l’apatia, l’ostracismo della classe dirigente sono figli di questa condizione periferica.
Quel che è peggio, però, non è tanto la sua posizione periferica a decretare il suo destino, quanto la condizione mentalmente limitativa di chi ci governa con ottica di miope arretratezza.
Se non si esce da questa posizione psicologica d’emarginazione, alzando la testa e scrollandosi di dosso questo “complesso di periferia, resterà un’isola anche, quando il ponte dovesse essere una realtà. Dobbiamo scrollarci da dosso ‘il complesso dell’ultimo banco’, perché ciò che insegna la vita non è limitativo stare all’ultimo posto, perché alla fine, volendo, si può arrivare al primo. La nostra meta non è rimanere confinati nel nascondiglio di una condizione sfavorevole e degradata, ma grazie alle nostre possibilità, guadagnare la fiducia in noi stessi e ribaltare la condizione periferica che la sorte ci ha assegnato. Occorre sfoderare il nostro orgoglio, come forma di autostima, non attingendola, come spesso avviene, con una certa prosopopea, dai grandi del passato, affermatisi nell’ambito della cultura e delle scienze. Non possiamo dire che parliamo e scriviamo bene l’italiano, solo perché connazionali di Dante. Sono sterili sillogismi che non funzionano. Occorre generare qualcosa da noi: un diverso modo di vivere e rappresentarsi, che annulli e capovolga quegli stinti cliché che ci hanno caratterizzato. Compito delle nuove generazioni, se vogliono mettere a frutto gli studi che hanno abbracciato. Se questo miglioramento non è messo in essere dai giovani, la Sicilia è e resterà sempre un’isola, con o senza ponte. Il vero ponte è quello che ci spinge gli altri, col dono dell’esempio e del riscatto del nostro rinnovato modo d’essere. Pubblicato oggi 03.08.2023 su La Sicilia.
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