giovedì 7 settembre 2023

La rivoluzionaria protesta per l'acqua delle nostre madri.

 

La rivoluzionaria protesta per l’acqua delle nostre madri.

Quasi annualmente qualcuno ci ricorda la protesta delle nostre madri per il diritto all’acqua nelle case. La loro forza e il loro coraggio, anche per le dolorose conseguenze derivatane: l’arresto di molte di loro. Che cosa è rimasto in noi di quell’insegnamento? Niente, se non la vana, ripetuta consolazione di un ricordo perduto nel tempo. Fumose parole, le nostre di oggi. Non c’è da stupirsi se nel nostro tempo non s’incontrano persone di quel calibro e mi riferisco agli uomini, i soli che dovrebbero essere votati  alla lotta. Tanti problemi irrisolti nel nostro paese, triti e ritriti, inutili elencarli. Mai un accenno alla loro soluzione, nemmeno il tentativo di provarci. Il perché è presto detto. La colpa non è delle amministrazioni avvicendatesi, ma di quell’inutile matita con la quale è vergata la scheda elettorale. Un gesto all’insegna  di una vacua scelta, motivata da ragioni per niente attinenti al contenuto. Lo dimostrano le tante tornate elettorali, in cui ha vinto “il mediocre” a scapito di chi poteva fare di più o almeno provarci. Quell’amministrazione che abbiamo votato non è altro che l’impasto di noi stessi, un miscuglio di frasi fatte, modi di dire, incongruenze, apatia, ignavia, pomposità, ma nulla di concreto. Inutile rifarsi, ricordare e godere delle coraggiose vicende delle nostre madri. Dobbiamo, tristemente ammettere che siamo fatti di tutt’altra pasta. A noi basta blaterare.

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