Certo giornalismo italiano.
Da ciò che si ascolta in giro nei dibattiti televisivi, non c’è da rallegrarsi sulla qualità dell’odierno giornalismo, sempre più caratterizzato da argomenti che sfiorano il pettegolezzo. Non c’è argomento che non riguardi il comportamento o le frasi di questo o quel politico e le risposte degli avversari. Sembrano comari dirimpettaie che colgono ogni occasione per rinfacciarsi i reciproci difetti. Intere trasmissioni, con fior di giornalisti come ospiti, ci deliziano e si deliziano con le loro futili argomentazioni, impegnando il tempo in sterili, noiose diatribe. Più che giornalisti sembrano cacciatori di battute, talvolta vere buffonate che affollano questi pseudo dibattiti culturali.Se talvolta dal linguaggio di certi politici non uscissero baggianate, mancherebbero ai giornalisti argomenti da trattare,prigionieri,come sono di un loro giornalismo salottiero,che poco interessa agli italiani. In giro è ben visibile un certo scadimento generalizzato, sul piano morale e intellettuale e il giornalismo è la cartina di tornasole di questo malessere sociale. Più che trasmissioni aventi carattere nazionale, sembrano dibattiti rionali, quelli che poco prima hai ascoltato al bar o seduto in villa,con gli amici. E ti chiedi,sconfortato, quale sia la differenza
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