Un
tour sull’Etna tra zagara e ginestre
Provate a percorrere, in primavera,
a passo turistico, le tortuose stradine
che, arterie di verdeggianti polmoni d’agrumeti,
stracolmi di zagara, primo fiore, si spingono dal mare a quota 300 ed arrampicatevi, poi, lungo la pedemontana che, a
quota 1000 d’altitudine, vi porta, dolcemente, da Linguaglossa a Bronte.Un viaggio, breve, da un’estasi
all’altra. Un intenso profumo di zagara vi
accompagna, senza lasciarvi, fino ai fianchi dell’Etna, dove si apre ai vostri occhi un’impareggiabile,
selvaggia natura.
Tra il
nero cupo delle colate laviche, regali
di più eruzioni, gialli cespugli di ginestra spuntano come tavolozze, su cui
pare si posino soavi pennellate di Monet.
Il percorso, tra candelabri di
“ferule”, gigli di “asfodelo”, campi di “sulla” e solitari, superbi “papaveri”, apre, a festa,
i polmoni a spruzzi
d’odorosa ginestra, mentre il penetrante profumo di zagara è fresco ricordo. E’ “la strada dei profumi” che
consiglio, in primavera, ai turisti e a quanti hanno bambini, perché la magia
dei profumi e dei colori lega queste plaghe ad un perenne ricordo. E’ un timbro
indelebile che si fissa nell’anima e ritorna puntuale tutte le volte che un
alito di vento vi regala,
dovunque siate, la nostalgia
del suo respiro.
Se si ha voglia e tempo, il breve percorso. va fatto preferibilmente nelle ore fresche della mattinata o al tramonto, perché anche la natura ha le sue esigenze e ciascuna pianta in fiore regala il suo alito in determinate ore del giorno e talvolta della notte. Un orologio biologico che s’impara con l’esperienza e difficilmènte si scorda, tant’è l’intenso urto delle sensazioni che se ne ricava. Io credo che anche questa è l’Etna, la Sicilia, talvolta persino sconosciuta, questi sono i nostri colori, i nostri profumi che nessuno ci potrà mai rubare o imitare. E’ la carezza che la natura offre, senza chiedere, a chi ci viene a visitare, è l’alito della nostra anima che induce al ritorno, è preghiera delle piante che s’innalza, corale, in cielo. Pubblicata oggi 03.06.2024 su La Sicilia.
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