La Provincia di Catania in questi giorni ha provveduto a pulire i cigli stradali della Mareneve, versante Linguaglossa. Encomiabile iniziativa, cui va indirizzata la gratitudine della popolazione interessata. Credete che una simile lodevole iniziativa poteva non avere un suo risvolto negativo? Ci ha pensato l’impresa che ha gestito il servizio di pulitura.
Con la furbizia che ci contraddistingue, noi del sud, ecco la geniale trovata.
Il materiale di rifiuto: foglie, rami, pietre e terriccio dove li metto?
Uno sguardo furtivo, a destra e a manca, avanti e indietro ed ecco che gli operai, non visti, buttano i rifiuti nelle proprietà adiacenti. Ci penseranno i privati a smaltirli.
Gli operai avranno pensato: se molti cittadini buttano i loro rifiuti sulla pubblica via, perché noi non possiamo gettare i nostri nelle proprietà private? Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, detta una nota legge fisica.
Agli operai va riconosciuta la nostra gratitudine, per avere ristabilito l’ordine, la pulizia, il decoro e la buona creanza e fatta salva la loro onorabilità, con rispetto parlando.
Pubblicato Lo dico a La Sicilia il 07/04/2010
Saro Pafumi
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