La Sicilia del 26/03, pagina 44 riporta la notizia, corredata di foto, delle dimissioni del vicesindaco Ignazio Mazza dall’attuale amministrazione comunale di Linguaglossa Le povere motivazioni riportate a sostegno della grave decisione nulla chiariscono sulla delusione annunziata dal Mazza, né chiarezza aggiungono le dispiaciute dichiarazioni di circostanza del sindaco di Linguaglossa. Il solito linguaggio politichese. Le parole: “Ciò che è mancato è proprio la politica seria…..” e “ Qui ognuno pensa solo ai propri interessi” con le quali l’ex vicesindaco annunzia il suo amaro disimpegno sono non semplici parole, ma macigni. Non è il caso che le ragioni delle dimissioni siano portate a conoscenza degli elettori, non solo di quelli che lo hanno votato, ma anche di quelli che trovandole coerenti e ragionevoli potrebbero essere indotti a votarlo? In democrazia quando si riceve un mandato per amministrate occorre non solo portare a termine il compito ricevuto, ma in caso d’impossibilità, chiarire i motivi che vi ostano.
Un vicenda che non si può chiudere come la canzone di Cementano: “ Spengono le luci, tacciono le voci………….grazie, prego, scusi, tornerò!” E la cittadinanza?
Saro Pafumi
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