Sostenere le imprese per l’avvenire dei nostri figli.
La mia vuole essere una domanda rivolta a quanti vivono la realtà di un piccolo paese di questo nostro Sud. Non c’è dubbio che ogni padre desidera il meglio per il proprio figlio. e tra il meglio, c’è la corsa alla laurea, dopo generazioni in cui quest’aspirazione è stata patrimonio di pochi. Ci siamo interrogati sul futuro che attende questi giovani laureati? Sicuramente un laureato che aspiri a mettere a frutto la fatica degli studi, non potrà trovare una sistemazione in un piccolo paese o provincia. Non lo consente l’economia del luogo. Nasce dunque l’esigenza di emigrare all’estero o al Nord, dove l’ambiente lavorativo è più propizio. Una necessità che determina lo spopolamento graduale del territorio, che assieme al decremento anagrafico, determina un impoverimento dell’intera economia. Non ci sono ricette miracolistiche per evitare tutto questo, ma solo il tentativo di alleviare o ritardare questo triste destino. Come? Individuando ogni piccola comunità quelle realtà locali, presenti nel territorio, che possano servire a uno sviluppo. Poiché vivo a Linguaglossa, dove, nel tempo, questo fenomeno si è via via aggravato, suggerirei all’Amministrazione di individuare le potenzialità del territorio e concentrasi su di esse. Per prima cosa vanno tutelate le imprese che operano in loco, concedendo l’uso del suolo pubblico, dietro un corrispettivo solo simbolico, per migliorare la ricettività del paese; recuperare le aeree incolte, mediante una migliore viabilità rurale; estendere l’esenzione dell’IMU e altri tributi, anche alle case da ristrutturare, affrontare una buona volta per tutte i tanti problemi irrisolti: Piano Provenzana, Villaggio Mareneve, Strada Costa, viabilità urbana. Non mi stanco di ripetere che quel polmone verde rappresentato dalla Pineta e l’ultraparonamico campo di sci che la montagna ci regala sono una risorsa per il Paese. Lo sono stati nel passato e potranno esserlo nel futuro, a condizione che l’Amministrazione se ne ricordi. Problemi che devono riguardare lo sviluppo del territorio, anche quando le finanze comunali non lo permettono, perché il risanamento del bilancio comunale, non deve essere da freno alle altre attività amministrative. Chi si spende in politica o ha la pretesa di farlo, deve dimostrare con i fatti e non con le sole intenzioni i frutti che il suo mandato impone. E di tanto in tanto sarebbe gradito un resoconto del proprio comportamento, peraltro pagato. Il Comune, è bene ricordare, non è una palestra in cui impegnare infruttuosamente il proprio tempo libero, ma un campo da arare per poi raccoglierne i frutti. Pubblicato oggi 31.07.2023 su La Sicilia.
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