Comune di Linguaglossa e Autorità Garante.
Parafrasando un noto slogan, mi viene da dire: “ Meno male
che Lo dico a La Sicilia c’è”- Una rubrica che permette al lettore di
lamentarsi, di gioire, di criticare, di proporre. Avventurandoci in
quest’impresa non può passare inosservata
Comune di Linguaglossa e Autorità Garante.
Con determina n.82 del 18.03.2016 del Comune di Linguaglossa,
con la quale si affida incarico a studio legale di predisporre una serie di
atti, compresa l’assistenza all’audizione dinanzi all’Autorità Garante, per la
nota vicenda riguardante il bando di gara per le escursioni estive a Piano
Provenzana. Nella determina si definisce il’servizio legale’ come atto
‘precontenzioso’, facendo così intendere la possibilità di un’eventuale lite
giudiziaria tra le autorità in oggetto. La determina comporta un impegno di spesa di
euro 4056.40. I fatti. L’Autorità Garante con la nota 1647 del 10.02.2016 aveva
invitato il Comune a rassegnare le proprie deduzioni sui rilievi esposti nella
nota citata, cosa che il Comune avrebbe potuto fare senza scomodare legali di
chiara fama, affidandone la risposta al ’funzionario’ competente, che, poiché
tale, ha o dovrebbe avere la ‘funzione’ di sopperire a queste esigenze. Risposta
peraltro che si sarebbe potuta dare con due semplice parole: “Condividiamo,
provvederemo”. Perché i rilievi dell’Autorità Garante a proposito dei bandi di
gara rientravano e rientrano tra le norme di buon senso e legalità. Invece si è
voluta percorrere la strada temeraria del’precontenzioso’, oberando le magre
casse comunale di un impegno di spesa inutile. Ha ragione allora il comune
cittadino quando strimpella ‘ai quattro canti’: “ Il Comune spende quattromila
euro per consulenze inutili e poi dice che non ha i soldi per cambiare la
lampada fulminata nel palo del mio quartiere’. Certamente sono tante le
difficoltà che devono superare gli amministratori, ma spesso,purtroppo, ci aggiungiamo
del nostro. Saro Pafumi.FB 24.03.2016
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