domenica 14 luglio 2024

La TV,fonte di stress.

 

 

La TV, fonte di stress.

Oggi ad ascoltare la TV non c’è da rimanere allegri. Abbondano le notizie tristi, ferendo l’animo umano per la crudele disinvoltura di alcuni delitti, commessi anche da giovani, il che rende la notizia più triste, stupefacente e stressante. Queste notizie sono accompagnate, come se non bastasse, da particolari agghiaccianti, fornendo un quadro plastico della situazione, che nulla aggiunge alla notizia, se non quello di renderla maledettamente macabra e ripetitiva. Lo sgomento diventa più forte, quando certi delitti sono consumati da giovani. Dai vari commentatori il giudizio è sempre lo stesso: colpa della famiglia che non ha saputo impartire ai figli i giusti valori. Un giudizio vacuo, quanto inefficace, perché fa riferimento a un’entità, la famiglia, che nella società di oggi esiste solo nel dizionario. Occorre ammettere che le vittime di cui si parla non sono né il carnefice, né la vittima di turno e nemmeno la famiglia, questa entità astratta che ha perduto da tempo la sua funzione. Come possono ritenersi responsabili i genitori, se entrambi vivono la loro esistenza fuori di casa e se, tra faccende domestiche, una corsa in palestra e un’altra al supermercato, il tempo che resta serve solo per dormire? La tecnologia (cellulare, televisione, e altro) ha aggravato il già disimpegno della famiglia, che, ridotta in frantumi, può definirsi uno spezzatino in cui mancano gli ingredienti principali: amore, obbedienza, tolleranza, rispetto responsabilità e non ultimo il tempo per amalgamare il tutto. La responsabilità è della società che ha svuotato la famiglia, della sua funzione primaria, unico baluardo a difesa dei figli Occorre lavorare sul singolo individuo tenendo conto che un giovane a sedici anni è già adulto, Nelle scuole occorre trasformare l’ora di religione (che deve trovare spazio nei libri di storia) in insegnamento di etica (Aristotele e Spinoza). Per ultimo sarebbe utile far fare ai giovani qualche ora in meno di palestra scolastica, sostituendola con l’esperienza carceraria: la brutale realtà che li aspetta, quando vengono meno i valori esistenziali. Pubblicata oggi 14.07.2024 su La Sicilia.

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