La Sicilia di oggi 29.07.2024
"Lettera
a rne stesso"
di
ENZO TRANTINO
Gemellaggio
emotivo tira la Linguaglossa di Saro
Pafumi e la "mia Licodia"
Enzo,
Saro Pafumi, scrittore immediato della sua Linguaglossa, meriterebbe l'invito in cattedra, almeno mensile, nelle scuole di formazione di una città di •"grandi firme",. dalla medicina alla scultura per ricordare ai ragazzi racconti di costume oramai affidati allo sbadiglio, di chi sembra nato sotto un cavölo, senza comprendére la continuazione di famiglie, che appartengo no alla storia della comunità .Si sono salvate le piazze ora deserti spiazzi per passanti frettolösi,ieri, teatro della vita
Pafumi mi ha costretto a chiudere gli occhi e a raggiungere le mie prime esperienze di couunità, nella mia Licodia Eubea. E' un gemellaggio emotivo che merita accoglienza nella 'lettera perché testimonianza di un quotidiano incontro, unica occasione di riflessione e di comunicazione. Tornavano attuali recenti funerali e contrastati matrimöni sino alla sparizione naturale delle "sorelle Masi". Nessuno s'erä accorto della loro esistenza "förse, a pensarci bene, neppure loto.".
Quando la sera cedeva il passo alla notte, si rientrava a casa, cercando di essere gli ultimi per non essere"sparrati", per non finire cosi nei riferimenti divertenti.
Nelle vacanze e. nei pomeriggi dei giorni ordinari sua maestà il pallone regnava tra gioiosi insulti avanti gli inviti non accolti di ‘ passare la palla’. Oltre non vi era spazio. Era il costume del "poco o niente", rna era vita, appuntamento felice, incontri di esperienze in nocenti. “ U Chianu" era il perimetro dell'ordinario, dove tutto arrivava in ritardo.
Pafumi racconta del "circolo", dove si distribuivanö i giornali del giorno precedente, perché, tagliando la "testata?', l'invenduto era gratis. La guerra in Corea per esempio era avvenimento lontanissimo, döve gli uomini uccidevano gli uomini, fucili contro fucili..
Oggi, abbiamo fatto il 'callo", cöme insegnava Cicerone, sintetizzando la ripetitività. Abbiamo da seguire ben due guerre in corso,viviamo, assenti, l’abitudinarietà. Abbiamo perso per non uso il diritto pensare, perche 1’ appalto permanente e stato vinto dagli"Opinioni, quelli che del ‘video' provano senza impegno il mestiere di tuttologi ,dal Covid, alle strategie militari, all'intelligenza artificiale al drenaggio, al clima
Parlano con foga, ostentando supponenza Parlano quasi sempre inascoltati E' l'altro mondo, quello dove la conta dei morti e un veloce passaggio di numeri per passare finalmente allo sport alla bellissima immagine del rnarziano Sinner l'umano inno alla gioia Quando poi il tema e la politica per chi come noi ha vissuto la piazza', conforta la nostalgia del rimpianto. Tutti a scontrarsi con la bava nel cuore ,tutti a odiare come esercizio permanente
Guardo il piccolo dei miei nipoti, sa pendo di deluderlo alla richiesta” rna voi come passavate il tempo in provincia"? Risposta fugace “vivendo"
ENZO
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