L’Italia è definita un paese di Santi, poeti e navigatori. Si potrebbe aggiungere che l’Italia, essendo il Paese della lirica, con la sua vasta produzione “operistica”, non poteva non essere anche il Paese della staffetta “scioperistica”, anch’essa un’invenzione. L’Italia, questa Repubblica Anarchica fondata sulla prevaricazione non conosce lo Stato di diritto, se dopo otto giorni di sciopero degli autotrasportatori consente il prosieguo ad altre categorie senza soluzione di continuità. I nostri padri, un tempo scelsero la via dell’emigrazione per fuggire dalla povertà. Oggi si dovrebbe emigrare per evitare l’anarchia. Allora si partiva con la valigia di cartone annodata con lo spago, oggi si dovrebbe emigrare anche a piedi, senza valigia, alla ricerca di una terra promessa, qualunque essa sia. perché quella che calpestiamo tutti i giorni non ci appartiene più. Oggi se c’è un’immagine con la quale rappresentare l’Italia è quella della Costa Concordia spiaggiata sugli scogli dell’Isola del Giglio o le parole sempre attuali del Divin Poeta: ” Ahi! Serva Italia di dolore ostello, nave senza nocchiero in gran tempesta, non donna di province, ma bordello”.
Pubblicata su La Sicilia il 22.01.2012. Saro Pafumi
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