lunedì 9 gennaio 2012
A Piano Provenzana si scia all'ora di pranzo
Come linguaglossese interessato allo sviluppo del versante dell’Etna Nord proporrei che all’inizio della strada Mareneve che conduce a Piano Provenzana, la Provincia collocasse un cartello ben visibile con scritto. “ In questo versante si scia all’ora di pranzo.”. La difficoltà di raggiungere la stazione sciistica di Piano Provenzana durante il weekend della Befana, le cronache cittadine l’hanno evidenziato, è imputabile alla responsabilità della Provincia che, da sempre, ha considerato questo nostro versante figlio di un dio minore. L’abbandono in cui versa il villaggio Mareneve e le ultime vicende legate al mancato intervento in tempo utile degli spazzaneve sono un’ulteriore prova di questa filosofia dell’abbandono. Contro le avversità della natura Linguaglossa ha fatto ricorso all’intercessione del suo patrono. Sant’Egidio, che in più occasioni ha risparmiato questo nostro territorio dalle devastazioni vulcaniche, ma contro l’incuria della Provincia non ci sono Santi che tengano. La condotta omissiva della Provincia oltre che pregiudizievole per lo sviluppo del versante Nord è oltraggiosa per i numerosi turisti che prediligono questo versante, per i linguaglossesi tutti e in maggior misura per gli operatori turistici che vedono compromessi i loro interessi, purtroppo limitati alla sola stagione sciistica, perché in quella estiva il fascino dell’Etna e del suo vulcano non hanno mai raggiunto un elevato grado d’interesse turistico per l’assenza di una funivia indispensabile al suo razionale sviluppo. C’è da sperare in un “ravvedimento operoso” della Provincia, ma le precedenti esperienze e le premesse dell’anno in corso, non lasciano presagire nulla di positivo, nonostante gli sforzi compiuti per il totale ripristino degli impianti scioviari. Pubblicata su La Sicilia il 08.01.2012 Saro Pafumi
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