Benzinai, esultate! Col decreto sulle liberalizzazioni potete vendere anche panini. Basta munirsi di affettatrice, “un fantale” e ‘na burritta ianca”, una buona scorta di panini e chiedere all’utente: “Con piombo o senza?” Ma le innovazioni non finiscono qui. Si possono vendere anche “pastigliaggi” che per chi non lo sapesse sono “ i licca-licca e “le stira cca lenta”. Vi pare poco? Se la situazione dei carburanti, con i prezzi alle stelle, non fosse al limite della sopportazione, ci sarebbe da sganasciarsi dalle risa. Povero Governo, stretto tra l’incudine dei petrolieri e le proteste degli automobilisti, ecco l’originale trovata per aiutare la concorrenza: i panini. Un pieno alla macchina e uno allo stomaco per sedare i morsi della fame. Qualcuno a modo suo ha anticipato la liberalizzazione del settore: ha fatto una buona scorta di preservativi da vendere, già, peraltro, liberalizzati anche dalla Santa Sede. Come se ciò non bastasse, il Governo ha concesso ai gestori, che sono anche proprietari degli impianti, di potersi rifornire da diverse marche, il che equivale a scoprire l’acqua calda, perché il gestore “autonomo” questa facoltà l’ha per legge, basta non firmare contratti di fornitura in esclusiva. Anche sul fronte delle assicurazioni la rivoluzione è dietro l’angolo: chieder e ottenere tre preventivi. Io l’ho già fatto. Tre preventivi, tre diversi risultati: seicento, seicento dieci e seicento venti. Un bel risparmio non c’è che dire. La mia scelta l’ho fatta: ho venduto la macchina. Circolo con l’auto di un mio parente che ha la targa Svizzera, dove la stessa targa si può trasferire su altre auto. Una soluzione che solo gli Svizzeri hanno avuto l’idea di applicare per primi e pare che abbiano registrato il brevetto, per cui in Italia, anche volendo, non si può introdurre la stessa normativa. Purtroppo arriviamo sempre ultimi, in compenso siamo primi in quanto a prezzi di carburanti e tasse.
Pubblicata su La Sicilia il 29.01.2012. Saro Pafumi
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