martedì 25 maggio 2010

QUALI LE RAGIONI DEL POLITICO

Ho coltivato da sempre una curiosità: conoscere la motivazione che spinge una persona ad interessarsi di politica attiva o per essere più espliciti ad esercitare a tempo pieno il mestiere di politico. Scartata “la passione” la risposta più ovvia, ma anche la meno sincera e convincente, resta un ampio scenario di motivazioni che sarebbe interessante conoscere. La voglia di sapere non è una semplice curiosità, quale a prima vista può apparire, ma nasce da una profonda esigenza: votare, se possibile, il candidato più “convincente”
Personalmente sottoporrei ogni candidato a seduta psicoanalitica, per analizzare le motivazioni che spingono il soggetto a scendere nell’agone politico.
A molti amici politici ho fatto su facebook alcune domande.
Non ho la pretesa di avere una risposta, ma come elettore immagino che la mia curiosità di sapere è comune a molti altri.
La curiosità di questo tipo non è una richiesta peregrina, perché dalla scelta che noi operiamo in campo politico dipende, se non altro, la nostra stessa condizione.
A volte un politico nasconde una personalità mascherata: l’esigenza di trovare un’occupazione lavorativa, il riscatto da una condizione sociale, l’insoddisfazione del proprio status, la vanità, la sete di potere, o mille altre misere considerazioni che spingono una persona ad interessarsi della cosa pubblica per raggiungere un fine privato.
Se una sola di queste motivazioni emergesse nessuno voterebbe un simile candidato. Eppure. è ciò che avviene nella maggioranza dei casi. E nella maggioranza dei casi nessun elettore si preoccupa di scoprire cosa c’è dietro la maschera dell’aspirante candidato.
Si usa il voto purtroppo, non come scelta consapevole, ma il più delle volte, come espressione di democrazia, ma svuotandola del suo contenuto essenziale: la sostanza.
Se, infatti, ci guardiamo attorno e analizziamo i comportamenti dei singoli politici che ci rappresentano, i risultati sono il frutto di questa nostra sciagurata improvvisazione.
Essi sono lo specchio di noi stessi.
PUBBLICATO SU La Sicilia il 25.05.2010
Saro Pafumi.

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