sabato 6 febbraio 2010

Prezzi carburanti, concorrenza, pompe bianche


Lo dico a La Sicilia pubblicato 05/02/2010

Tutte le volte, troppe, che nei distributori aumenta il prezzo dei carburanti, qualcuno ci ricorda che un rimedio è possibile contro l’aumento ingiustificato e/o esagerato dei prezzi: aprire alla concorrenza. Il modo è semplice: aumentare le c.d. “pompe bianche” che per chi non lo sapesse sono quelle prive di colori, quasi spesso in mano a privati. Poiché tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare va spiegato che queste pompe bianche, se non sono un’ utopia, sono certamente una pia illusione.
Sono di difficile attuazione, a meno che……………………e qui casca l’asino………… non sono le stesse compagnie petrolifere a realizzarle. Cosa intendo dire. Poiché per realizzare un nuovo impianto stradale di carburanti, occorre aggiungerci “il metano”, provate a chiedere in giro quale somma occorra a chi si vuole avventurare nel settore ( diciamo un milione d’euro?) Una cifra spaventosamente esagerata, non certamente alla portata di un comune mortale, il che significa due cose. che quasi nessun privato può realizzare una nuova stazione di servizio o, chi può, rientra nel novero delle grandi Compagnie, il che equivale a ritornare al punto di partenza: nessuna concorrenza. Le nuove disposizioni in materia di distribuzione carburanti si ammantano dell’aureola della “liberalizzazione”, nella realtà sono un bluff. E’,per intendersi, come se si bandisse un concorso aperto a tutti, con una sola eccezione: per parteciparvi occorre avere sei dita. Il mercato dei carburanti resta e resterà sempre prerogativa delle grandi Compagnie e in un mercato libero sono le stesse Compagnie a determinare il prezzo. Piaccia o no!
Parabola significa: tarantola ballerina.
Saro Pafumi

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