venerdì 19 febbraio 2010

Ennesima bocciatura della cabinovia a Piano Provenzana



Lo dico a La Sicilia pubblicato 19/02/2010

Mesi or sono presso il Colonnato dei PP. Domenicani di Linguaglossa fu presentato, in pompa magna, il Projecting Financial per la costruzione di una cabinovia a Piano Provenzana. Commentando l’esito dell’incontro ebbi ad azzardare la bocciatura del progetto. L’amministrazione comunale si risentì di questa mia scontata previsione, sostennendo che “importante era progettare grandi opere i cui frutti possono essere raccolti da altri.”
La mia facile previsione fatta a suo tempo, oggi è triste realtà. Con nota 147 del 13/01/2010 inviata al Comune di Lnguaglossa (prot. 847 del 19/01/2010 il Parco dell’Etna informava il Comune circa l’esito del parere espresso dal C:T:m sulla costruzione della cabinovia, che testualmente recita: “Emergono elementi precluisivi alla sua realizzazione, in quanto non risulta compatibile con i valori paesaggistici e ambientali. Pertanto esprime all’unanimità parere negativo a tale progetto. ”.Segue il commento dell’Ente Parco che, per addolcire l’amara pillola, invita l’Amministrazione comunale “a formulare proposte alternative”. Ci piace non esprimere alcun commento , ma ricordare all’amministrazione comunale e all’opinione pubblica due circostanze che non vanno sottaciute sull’argomento in questione. Il recente parere espresso dal C.T.S.(13/01/2010) ricalca pari pari altro parere n. 15 /2005 verbale n .371 del 12.07.2005 espresso dallo stesso C.T.S., il quale parere, guarda caso, richiama altro precedente parere n. 25/2004 verbale 357 del 20/09/ che riprende e ripete le medesime considerazioni preclusive all’opera. Pareri tutti tendenti a: “Conservare la difesa del paesaggio e dell’ambiente naturale, nonché a limitare la presenza di visitatori eccessiva ed incontrollata” trattandosi di Fascia Altomontana dell’Etna assimilabile alle aree “wilderness” (regione selvaggia, ambiente non contaminato dall’uomo).
L’amarezza, la delusione e il disagio della popolazione di Linguaglossa non stanno tanto nello scontato, prevedibile parere già ripetuto in tutte le salse, quanto nell’ottusa insistenza da parte dell’amministrazione comunale a portare avanti un’iniziativa già reiterate volte bocciata. Per farci intendere è come se si volesse chiedere la riforma di una sentenza di condanna in assoluzione allo stesso tribunale che ha emesso la prima decisione. Con il risultato che altri priogetti alternativi ( seggiovia) e infrastrutture ad essi collegati scontano notevoli ritardi.
Per non urtare la suscettibilità di qualcuno non aggiungiamo nessuna altra considerazione, lasciando che siano i cittadini di Linguaglossa a formulare la loro.
A noi come dice il titolo di un noto film. “ Non ci resta che piangere”.


Saro Pafumi

Nessun commento: