giovedì 8 agosto 2024

Il sapore del tempo

 

Il sapore del tempo.

La vecchia, per chi la raggiunge, porta con sè un grande insegnamento: il tempo è oro. Ciò si comprende quando il tempo che rimane da vivere si restringe. E’ il momento in cui il tempo si consuma a sorsi, guardando nel calice della vita ciò che di esso rimane. Lo spreco temporale assai diffuso nel periodo giovanile è un rimpianto che ci portiamo dentro, ora che il suo scorrere si calcola in giorni,ore e minuti, scanditi dal sorgere del sole. Il tempo non è il ticchettio scandito dall’orologio, lo scorrere delle pagine di un diario, il racconto di una storia, lo scroscio di un rubinetto lasciato aperto. Il tempo è un’entità sconosciuta determinata dalla cronologia delle nostre emozioni e dei nostri sentimenti, anche se in sostanza “ è la più sconosciuta di tutte le cose sconosciute” (Aristotele). Si direbbe che il tempo è come un direttore d’orchestra che scandisce il tempo agli orchestrali che nella vita quotidiana siamo noi umani. La vecchia può definirsi l’ultimo miglio che ci tocca di vivere, prima di raggiungere l’infinito, in cui il nostro destino, un tempo sconosciuto, si è finalmente, nel bene e nel male disvelato. Ci rimane solo di percorrere gli ultimi metri, non con lo spirito sportivo dei ‘cento’, in cui ci si affanna a percorrerli a tempo  di record, ma con un ritrovato spirito: a passo di lumaca. Un’aspirazione che ci portiamo dentro, che si comprende, quando il ticchettio dell’orologio sta per cessare. Pubblicata oggi 08.08.2024

Nessun commento: