Il ritorno del lupo.
Dopo due guerre mondiali, mezzo secolo di guerra fredda e
ottant’anni di tregua, si sperava in un’Europa di pace. Assistiamo invece a due
guerre (Ucraina e Gaza) che poco manca non si trasformino su vasta scala, per
non parlare di quelle sparse in tutto il mondo, sfacciatamente silenziate. E’
il ritorno del lupo, quella bestia che c’è dentro di noi, che di tanto in tanto
si risveglia, facendo piombare il mondo indietro di secoli. Un comportamento
umano che qualcuno, fin dall’antichità, ha definito:’homo homini lupus’, per
designare lo stato di natura in cui gli uomini, soggiogati dall’egoismo, si
combattono l’un l’altro per prevaricare sul più debole. Un comportamento che
trova applicazione su vasta scala, a cominciare dal rinato schiavismo, che
pensavamo fosse stato definitivamente sconfitto. La stessa democrazia nata come
contrappeso alla dittatura, esercitata in molti Stati, appare sempre più debole,
affetta dal virus dell’odio, che trasforma la lotta politica in violenza
verbale e fisica. Se a tutto ciò si aggiunge la presenza di leader zoppicanti e
privi di carisma, la crisi politica culturale ed esistenziale precipita nel
caos, aprendo le porte al ritorno del lupo che c’è dentro di noi, appena
sopito, ma mai estinto. Ne sono esempi i vari femminicidi, gli stupri sempre
più numerosi, paradossalmente presenti in una società, in cui si pratica il
divorzio, le famiglie allargate, una regola, e la vita sessuale non è più
un tabù. Cosa non ha funzionato per
arrivare a tutto questo ? Forse la dissoluzione della famiglia, l’imperante
egoismo, la sconfitta della scuola, il venir meno della religione, concause che
hanno trasformato l’uomo in dio di se
stesso, annullando la trascendenza che fa paura:un nuovo modo di pensare e di
vivere,sostituito dal solo benessere fisico e materiale. In sostanza, il
ritorno del lupo che c’è dentro di noi. Pubblicata oggi 05.08.2024 su La Sicilia
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