giovedì 17 febbraio 2011

Cooperazione impossibile e l'uva che marcisce

Nonno, guarda: San Crispino! San Crispino! Il nonno: “ E’ il nostro Vino!”. “Nostro?” risponde un viticultore,. “siamo 4 mila” Un messaggio pubblicitario semplice ed efficace che al di là della bontà del prodotto reclamizzato mette in luce un aspetto più importante: la cooperazione.
Nel meridione, la cooperazione è impossibile e così avviene che un viticultore faccia marcire 20 mila kg. di pregiatissima uva, non trovando acquirenti interessati al prodotto.
Un’ amara realtà che capita tutti i giorni, in ogni settore dell’agricoltura, perché da noi manca del tutto la cultura di unirsi.
Eppure, alcune realtà presenti in altre parti del nostro territorio ci dimostrano tutti i giorni come solo dalla cooperazione può nascere la forza propulsiva, fonte di sviluppo e di successo. Perché da noi è impossibile? Perché ci ostiniamo a combattere da soli le nostre battaglie quotidiane, pur sapendo che l’insuccesso è la conclusione scontata. Non ci serve l’esperienza degli altri, l’ineluttabilità degli eventi, la storia dei nostri insuccessi, la constatazione delle nostre quotidiane difficoltà ed imperterriti ci ostiniamo a percorrere strade senza sbocco.
Quando si dice che la forza dei pregiudizi è più forte della ragione. E noi ne siamo vittime consapevoli e masochiste.
Pubblicato su La Sicilia il 17/02/2011 Saro Pafumi

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