Nuovi telefonini solo per i più giovani e differenziati per età.
Quando si parla di droga, si fa riferimento a tutte quelle sporche alchimie che si usano per trovare un momento di sballo e talvolta la morte. Il progresso ha introdotto un’altra droga, molto più blanda e generalizzata, ma pericolosa anch’essa. Mi riferisco al telefonino, quest’aggeggio che ci troviamo tra le mani appena svegli, sulla tavola da pranzo, nel cesso o appeso sul petto, come il campanaccio che adorna il collo delle pecore, che tali siamo diventati, con l’uso smodato di quest’arnese, che da semplice mezzo di comunicazione è diventato la droga di tutte le ore, notte compresa. I giovani ne sono le principali vittime. Spesso il progresso trascina con sé conseguenze imprevedibili e l’uso smodato del telefonino ne è un esempio. La droga non è solo quella che arreca danno alla salute fisica, ma anche quella che altera le facoltà mentali, proiettata a creare dipendenza, assuefazione individualismo, asocialità Conseguenze che oggi più che mai sono presenti nella società e nei giovani in particolare. Uscirne è difficile. Forse sarebbe utile pensare a telefonini differenziati per età, consentendo ai più piccoli programmi istruttivi, legati al mondo della scuola, impedendo l’accesso a quel mondo virtuale che tutto contiene, talvolta con conseguenze deleterie
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