Di tanto in tano amo salire a Piano Provenzana, con il desiderio di trovare qualche novità: la sperata posa della prima pietra di un albergo. Di ritorno, anche questa volta deluso, l’incontro di una mucca, staccatasi dal resto della mandria, ostacola la strada. La visione bucolica che al Carducci ispirò sereni versi, a me, prosaico mortale, nulla infonde. Spazientito, tento d’accostarmi a essa per aprirmi un varco, ma un cupo, prolungato “muhhhhuuuu” mi dissuade dal farlo. Intanto un pullman arresta anch’esso la sua corsa. Ne discendono turisti provenienti dai nordici fiordi che fotografano la scena, me compreso. Fermo sul ciglio della strada in attesa che “il mite pio bove”, liberi il passo, immagino sulla scrivania di un esportatore di stoccafisso la foto-ricordo, su di essa scritto a mano: “ Etna- september 2012- Drover med flokken sin” che tradotto nella nostra lingua suona: “ Etna- settembre 2012- Bovaro con la sua mandria”. Mai avrei immaginato che Piano Provenzana, autentico scrigno di tesori repressi, mi donasse il mio attimo di folcloristica celebrità come “bovaro con la sua mandria”. Perciò ritorno spesso nel mio sito del cuore, sicuro di regalarmi attimi di emozionanti novità. Saro Pafumi
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