“Se potessero parlare”
Ne avevano sopportate tante quei due cassonetti della spazzatura all’angolo della strada, co- sicché era arrivato il momento di sfogarsi.
“Ci avevano detto, appena nati” diceva il primo, “che ci avrebbero fatto “il bagnetto” tutti i mesi, per non essere fonte d’infezioni e invece chi ha mai visto un secchio d’acqua”.
“Io”, lamentava il secondo, “a furia di accogliere sacchetti che colano da tutte le parti ho i piedi sempre bagnati e il naso otturato.” “Beato te” aggiungeva il primo, “almeno non senti il puzzo che facciamo”.
“A proposito, hai sentito dire che c’è stata un’epidemia che ha “mietuto” diversi colleghi, cosicché, restando in pochi, siamo obbligati a fare lo straordinario?
Io, per esempio, sulle spalle porto sacchetti che non mi spettano.
Quando siamo stati assunti ci avevano detto che a carico completo, qualche anima pia avrebbe chiuso il coperchio e la giornata sarebbe finita, invece guarda costui che è diretto verso di me con in mano tre sacchetti, pronto... patapuffiti... a scaraventarmeli sulle spalle.
“Ma questa gente che serviamo quanto cavolo mangia”!
“Hai ragione!
Io vedo certe facce che mi vengono a trovare tre volte al giorno, segno che abitano nei dintorni. I più pericolosi sono però gli sconosciuti che mi lanciano il sacchetto in faccia”.
Ce ne fosse uno che ci stima per il lavoro che svolgiamo! Forse, a pensarci, i veri amici sono i cani e i gatti che quando possono ci alleviano del peso che portiamo”. “Mi dispiace, ma non sono d’accordo. Questi poveri diavoli a furia di vedere il comportamento dei loro padroni, sporcano quanto loro. Non vedi quello che, sparso, c’è ai tuoi piedi?” “Corre voce che faranno la raccolta differenziata”. “Era ora!
Finora ho evitato ustioni di terzo grado ad opera di piromani vendicativi, con la riforma spero di trovarmi un’altra occupazione: vorrei diventare “una campana”.
L’abito è più dignitoso e il puzzo non si sente”. “Lasciati guidare da chi ha qualche anno più di te e sta andando in pensione: non ti fare eccessive illusioni, non cambierà nulla. La vera “monnezza” non è quella che accogliamo, ma il comportamento di chi non la sa usare.
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