domenica 11 agosto 2013

Un pò di riconoscenza per chi ha reso più bella Linguaglossa


Linguaglossa dal dopo guerra a oggi ha modificato sostanzialmente l’aspetto del suo territorio rendendolo più gradevole. Ciò grazie alla lungimiranza di alcuni amministratori locali che hanno saputo cogliere il momento giusto. L’ultima opera pubblica, in ordine di tempo, non la più importante, ma sicuramente la più significativa dal punto di vista dell’arredo urbano: la villa giardino. In un paese che rispetti la memoria e riconosca i meriti, i cittadini si sarebbero aspettati almeno una targa alla memoria del concittadino o se volete dell’amministrazione che ha reso possibile l’opera in menzione. Circostanza peraltro già avvenuta per altri cittadini che hanno contribuito ha rendere più grande il nome di Linguaglossa. Se al cittadino promotore della villa giardino non si voglia intestare una via, lo si ricordi almeno intestandogli un viale di detta villa giardino. La storia di un paese è fatta di memoria. Se manca il racconto di se stessa, una cittadina perde la sua identità e finisce col diventare “un’addizione di eventi” scollegati dalla sua storia e dai suoi stessi personaggi. E’ istruttivo e piacevole apprendere dagli anziani circostanze note o poco note che hanno caratterizzato la vita cittadina, ma oltre alla tradizione orale di tramettere informazioni e dati, sarebbe più logico e più efficace tramandarli con azioni tangibili, anche al fine di evitare imprecisioni e inesattezze. A Linguaglossa ci sono strade intestate “a cose” o a personaggi scollegati dalla realtà locale, ma difettano quelli più significati della storia recente. Un poco di riconoscenza non fa male, anche se la gratitudine è un termine obsoleto e non rintracciabile nel linguaggio umano.Saro Pafumi

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