mercoledì 21 dicembre 2011
Il vecchio contadino,il risparmio, i giovani, i desideri.
Ascoltare don Sarbaturi “Sciarmenta”, contadino doc, che, da giovane, strappando il tempo al lavoro “fece” le scuole serali c’è sempre da imparare. Egli sul risparmio ha una sua teoria che mette in pratica e si sforza d’insegnare all’ultimo dei suoi cinque figli che, a differenza dei fratelli, non ha voluto emigrare “in continente”. “Io”, esordisce, “ col denaro non ho problemi, ma mio figlio, come tutti i giovani, qualche volta esagera. Nel senso che se va alla pescheria e trova il pesce spada a trenta euro e “ u masculinu” a cinque, si fa u cuntu di quantu costa menzu chilu di pisci spada. Ora, dico io, se hai in tasca solamente cinque euro cu ti porta a vardari u pisci spada? Il problema dei giovani d’oggi è che non hanno capito che il concetto dei risparmio è cambiato. Ci portu n’esempio: oggi si può mettere un euro da parte? No! E allora? E allora bisogna fare come faccio io che, tornando a casa, dico a quella santa di mia moglie: oggi abbiamo risparmiato dieci euro, ché anziché comprare mezzo chilo di pesce spada ho comprato un kg di masculini. Il risparmio, dico io, non va indirizzato sul denaro, ma sui desideri. “ Sparagnari” non vuol dire, oggi, mettere da parte il denaro, ma contenere i desideri. Oggi dalla bocca di tutti non nesci a parola “sparagnari”e si dimentica “cca quannu lu patri spenni e spanni cci lassa a li figghi guai e malanni.” “Don Sarbaturi” , lo interrompo, “a parte i vostri proverbi e le vostre metafore, appropriate, la vostra teoria sul pesce spada è una magistrale lezione sul risparmio, ma ditemi: non v’è mai venuto il desiderio di comprarvi una bella fetta di pesce spada?” “Mancu ppi sognu! Allura, scusassi, lei, come mio figlio, della teoria sul pesce spada, come la chiama lei, non ha caputu nenti. Si non avi i sordi è lu disideriu cca avi a risparmiari, comu ci l’aia a fari capiri!”. Pubblicata su La Sicilia il 22.12.2011.Saro Pafumi
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