lunedì 3 febbraio 2025

La mancia,un dovere civico,Non pensiaamo solo alla pancia

 

La mancia, un dovere civico. Non pensiamo solo alla pancia

Si discute spesso della necessità di rendere obbligatoria la paga oraria minima per chi lavora. Mentre si riflette e nulla si conclude, mi viene in mente come in alcune nazioni è resa obbligatoria la mancia. In linea di principio, considerata la tirchieria, che si nota in giro, in fatto di mancia, l’obbligo legale si giustifica. Sarebbe più opportuno, invece, che la mancia, intesa come compenso per chi presta un servizio retribuito, restasse facoltativa, educando la gente a essere più generosa. Il metro con cui misurarsi per elargirla dovrebbe oscillare da un 5% a un 20 % inversamente proporzionale al prezzo del servizio prestato. Un’abitudine che ciascun cliente/consumatore dovrebbe spontaneamente osservare per lenire e rendere più equa la remunerazione, nell’ambito delle attività, in cui d’uopo la mancia si elargisce. Un contributo di solidarietà generalizzata che incide poco sulla tasca del consumatore, ma infinitamente comodo per il lavoratore, che, in tal modo, arrotonda il compenso ‘legale’ convenuto. rendendolo più motivato sul lavoro. Osservare ragazzini/e, che finito l’obbligo scolastico, prestano la loro opera a servizio dei clienti intenerisce non poco, in primo luogo perché dimostra che la strada che si persegue con il lavoro è onorevolmente la strada giusta e in secondo luogo dimostra come nella generalità dei casi, dietro quella ricerca di lavoro mal retribuito si nasconda una grave condizione economica familiare. Una volta tanto non pensiamo solo al piacere della pancia, ma accompagniamoli ai sussulti del cuore. Pubblicata oggi 03.02.2025 su La Sicilia

 

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