Il gossip fa più
presa tra le difficoltà della vita. Pubblicata oggi 24.02.2025
Tutte le volte che un uomo politico incappa nei desideri della carne, la stampa, la TV e i social scatenano una campagna, cibandosi e cibando l’opinione pubblica di ogni forma di pettegolezzo, che accompagna l’episodio. Una notizia che a stento non dovrebbe superare l’arco di mezza giornata, vive e si diffonde con la forza di un uragano e si dilata nel tempo, occupando telegiornali, trasmissioni televisive, dibattiti,, interviste per diverse settimane, al fine di allungare il brodo in cui si crogiolano giornalisti e commentatori, sulla pelle dei protagonisti,e imbevendo di facezie l’ingenuo spettatore. Capisco i giornalisti, che per mestiere cercano e si alimentano di gossip, anche se non è condivisibile l’esagerazione, ma quel che sconforta è l’opinione pubblica, che si accompagna e si nutre di queste notizie, condividendo e commentando l’aspetto deleterio della storia, come se la vita di ognuno nonne fosse contaminata. Al cittadino dovrebbero interessare altri temi: l’economia, la sanità, il lavoro, le retribuzioni, la sicurezza e non farsi distrarre da queste amenità. Il piacere della carne in politica dovrebbe essere argomento da bar Italia, e non un dibattito così ampiamente e disgustosamente discusso, diffuso,più di quanto si pensi. Se si aprisse l’armadio di ogni parlamentare, gli scheletri non mancherebbero, in tema di “carne” Che facciamo, ne parliamo tutte le sere? Sembrerebbe di si, considerato che fa più presa il gossip, anziché le difficoltà della vita.Una scelta che denunzia il becero provincialismo in cui è caduta tutta la stampa italiana e la masochistica condotta dei cittadini.