domenica 11 gennaio 2015

Cerchi ciascuno il suo Dio

Cerchi ciascuno il suo Dio.


• Sarà per la violenza fratricida che ogni giorno si consuma nel mondo, nel nome del proprio dio, sarà per le molte, troppe omelie, che, andando in chiesa, si è costretti ad ascoltare, forse sarebbe auspicabile che ciascuno cercasse privatamente “il suo Dio”, senza indottrinamenti di alcun genere. Avviene invece, per formazione ricevuta, che chi è cattolico vede Cristo, come il vero autentico profeta, come Maometto lo è per i musulmani o altre divinità per le altre religioni. Questo proliferare di profeti e divinità finisce con l’essere un elemento di divisione che, in taluni casi, abilmente strumentalizzato, diventa conflittuale. Quante guerre si sono combattute e si combattono in nome delle religioni, dalle insensate crociate di ieri, alle fanatiche Jihad di oggi. Tutte in nome di un Dio che esiste solo nella fantasia di chi promuove queste guerre. Tutte le religioni, chi più, chi meno, predicano principi di giustizia, di tolleranza, di eguaglianza e di fratellanza, per cui sulla base di questi universali principi condivisi, la pace dovrebbe regnare sovrana in tutto il globo terrestre. Avviene invece che Caino e Abele alberghino in ciascuno di noi, per cui la fratellanza o qualcosa che ci somigli è totalmente disattesa. “Homo hominis lupus” ha sentenziato chi forse ha conosciuto la vera essenza dell’uomo. Una visione pessimistica, ma crudelmente vera. Le religioni hanno cercato di combattere questa visione catastrofica dell’essere umano, ma non solo non ci sono riuscite, anzi l’hanno fortemente rafforzata, facendosi la guerra tra di loro. E’ sotto gli occhi di tutti l’indottrinamento che le religioni fanno con i loro proseliti, arrivando in alcuni casi a veri e propri plagi. Se si lasciasse l’individuo libero di cercare da solo la sua divinità, non assisteremmo a competizioni di alcun genere e rappresenterebbe la vera strada verso la tolleranza religiosa: ciascuno libero col suo Dio che non necessariamente deve somigliare a quello del suo vicino. Resterebbe comunque sempre valido il detto: “ Homo homis lupus”, come bisogno insopprimibile dell’essere umano, ma sarebbe compito della cultura laica attenuarlo, giacché i comportamenti religiosi ne sono risultati, in taluni casi, causa. “Abbandona la ricerca di DIO, della creazione e di altre cose simili. Cerca Dio prendendo te stesso come punto di partenza. Impara chi è che dentro di te fa proprie tutte le cose e dice: Il mio Dio, la mia mente, il mio pensiero, il mio corpo. Impara la fonte del dolore, quella della gioia, dell'amore, dell'odio. Impara com’è possibile che si osservi senza volere e si ami senza volere. Se studierai attentamente queste cose, troverai Dio in te stesso”. La vera omelia non è quella che si ascolta in Chiesa ma ciò che ti sussurra la tua anima. Saro pafumi FB 18.09.2014

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