La foto sulla patente
Una delle leggi che la Repubblica Italiana ha dovuto recepire dall’Unione Europea, riguarda le caratteristiche delle foto da inserire nelle patenti di guida. Oltre alle tante caratteristiche indicate: qualità della fotografia; stile e illuminazione; occhiali e copricapo; una in particolare è vivamente raccomandata : l’espressione e l’inquadratura.
Secondo quest’ultima raccomandazione l’espressione dev’essere neutra e il candidato deve avere lo bocca chiusa ( niente sorrisi, si legge nella nota) e gli occhi aperti e ben visibili. Secondo questa disposizione mi immagino lo sforzo che deve fare, per sembrare “neutro” un tale che si è guadagnato l’appellativo di “uomo che ride” per quel suo atteggiamento assolutamente naturale di spontanea ilarità;
oppure quel tale chiamato “ ucca storta” perché fin dalla nascita una smorfia gli scolpì l a bocca, deviandola;
oppure ancora “ denti ‘i cani” al quale due incisivi impertinenti gli fuoriescono dalla bocca come un dragula assetato;
e ancora “ occhiu sghei” un tale con una palpebra perennemente socchiusa.
o che di re di “ ucchitti” che presenta due sottili pertugi a posto di due occhi ben aperti.
O “ aricchi ‘i sola” a causa di due orecchie ad ali di farfalla che sicuramente non entrano nell’inquadratura: e “occhi a pampanedda”? e altri ancora?
E che fine dovrà fare “ turi u cchiù” che non sorride, ma non si può dire che abbia lo sguardo neutro, se truce è.
Mi immagino il solerte funzionario con le foto in mano di questi soggetti raffigurati, interrogarsi e consigliare: un espianto, un’operazione chirurgica, un trapianto ? O più semplicemente dover la patente rifiutare?
Oh beffarda natura, che ti sollazzi,//talvolta,//a rendere “segnata” la faccia umana,//risparmia almeno il cervello di chi le leggi emana!//. Saro Pafumi
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