martedì 16 ottobre 2012

Il " merito" di Monti

Se c’è un merito che va riconosciuto a Monti, oltre all’indubbio prestigio acquisito in campo internazionale, è la comprovata velocità e puntualità con le quali fa piovere le tasse a casa. Ciò dimostra, da quando egli è al governo, che se lo Stato vuole sa risolvere in suo favore con solerzia, efficienza e celerità la soluzione dei problemi che l’assillano. Se in Italia i diritti dei cittadini fossero riconosciuti con la stessa celerità, se il 118 arrivasse con la medesima puntualità, se un esame diagnostico fosse eseguito con tempestività, se una pratica amministrativa godesse della stessa corsia preferenziale consentita alla fiscalità, potremo affermare di vivere nel paradiso terrestre. Al contrario la vita dei cittadini è contrassegnata da attese, rinvii, intralci, lungaggini. Il diritto è concepito come una concessione, la domanda una richiesta di grazia, il disbrigo di una pratica, un favore preceduto o seguito da un dovuto omaggio. Questa palese disuguaglianza comportamentale e temporale tra Stato e cittadino genera in quest’ultimo una giustificata intolleranza verso ciò che concerne lo Stato e assimilati. Si nota quotidianamente nei comportamenti dei cittadini rivolti all’indisciplina, all’intolleranza, come manifestazione di rivincita contro le vessazioni subite con quotidiana puntualità. La rivincita, infatti, non è altro che il tentativo del perdente, dello sconfitto, del vessato di ripristinate l’equilibrio perduto o negato, la voglia di “rifarsi”. E in questo naturale legittimo tentativo l’uomo mette in atto tutte le condizioni, lecite e illecite, rivolte a fargli riconquistare ciò che palesemente, ingiustamente, gli è negato. Piaccia o non piaccia, questo è lo stile di vita degli italiani e lo Stato con la sua condotta contribuisce a rafforzarlo.


Pubblicata su La Sicilia 17.10.12. Saro Pafumi

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