sabato 19 agosto 2023

Se chiedi chi sei ,confrontati.

Se chiedi chi sei, confrontati.

 

Stenditi a terra e diventa piccino, quanto una formica.

Guarda il mondo dal basso e scruta assieme a questo minuscolo imenottero il mondo orizzontale che lo circonda, fatto di giganti, di sorprese e di fatica.

Per un attimo, non più lungo d’un battito di ciglia, mettiti in coda a una colonna di questi infaticabili esseri, pensa e comportati come fanno loro.

Scruta da vicino lo svolgersi del loro ciclo vitale.

Confrontati. Forse potrai capire chi sei. Capirai che per questi esseri il quotidiano lavoro monotono, assillante, tormentato non è una fatica, ma modo d’essere.

Scoprirai la loro capacità di sollevare, senza ostentazione, pesi cinquanta volte maggiori del loro peso corporeo.

Ordine, gerarchia e cooperazione sono i tre pilastri che regolano la loro vita.

Non hanno sindacato le formiche, perché l’ordine regna supremo e i doveri sono

singolarmente osservati.

 

Nelle frequenti sventure, quale può essere un acquazzone estivo, che per un essere umano è salutare refrigerio, per la formica è un’inondazione.

Non si appellano alla protezione civile, ma ‘rimboccandosi le zampe’ costruiscono zattere per il salvataggio o per la sopravvivenza.

Chiediti se calpestando una colonna di formiche col tuo piede ciclopico, odi lamenti o

isteriche reazioni, o forse un silenzioso dolore composto.

Chiediti se conoscono la vendetta o praticano il perdono, non sapendo cosa sia l’odio.

Interrogati sul perché il Signore dettò a Mosé dieci comandamenti e alle formiche tre regole: ordine, gerarchia e cooperazione.

Se anche tu, formica tra formiche, incolonnato, giungerai al formicaio troverai

 formiche-soldato a difendere l’entrata, mai contro le consorelle, lungi da loro guerre fratricide, quoti- diane e sanguinose come tra le umane vite.

Forse scoprirai che la tua voglia di sentirti ‘gigante’ è solo un immeritato, fatuo protagonismo, giacché sei più dannoso di miliardi di formiche e meno utile di un’ape.

 

 

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