sabato 26 agosto 2023

Quel lungo latrare

 

Quel lungo lamentoso latrare.

Or che grilli e cicale, nascosti tra le fronde di un platano fiorito, hanno smesso il canto del loro orchestrato frinire,  un prolungato, lamentoso latrare buca l’oscurità di questa calda notte d’estate. E’ la voce di un solitario cane, che si disperde tra le nuvole sparse nel firmamento. Forse ha un nome quella voce che squarcia il silenzio: un profumato fiore coltivato nel cuore, che il vento, tra monti e valli, trascina via. Nessuno coglie tanto richiamo e il latrare or si fa prolungato, triste canto. Come vorrei poter rispondere a tanto tormento, ma le mie umane spoglie non mi consentono tale lenimento. Accomunati dalla voglia di armoniosa compagnia, or siamo in due a patire questo tormento, che nasce dal cuore e si trasforma in corale armonia. Quel latrato più che un canto è un romanzo d’amore, e il mio eco, che l’accompagna, un’ode al sole, perché il nuovo giorno sia aperto alla gioia e all’umano calore.

 

 

 

 

 

 

Nessun commento: