martedì 20 dicembre 2011

Edicole e liberalizzazioni

Alla fine, in tema di liberalizzazioni, la montagna partorì un topolino: le edicole. Prendersela con le edicole è come “cercare la salute in ospedale” recita un proverbio napoletano. La ragione di siffatta necessità sfugge a ogni logica. Già le edicole! Rivolgendomi al pescivendolo, mi verrebbe da dire: “Mezzo chilo di triglie e già che c’è me le incarti nel quotidiano di oggi”, perché a furia di trovare i giornali dappertutto (benzinai in primo luogo) le edicole dovranno per forza di cose incrementare la vendita di “ spagnuletti e ruccheddi” come di fatto da qualche tempo avviene. In Italia, stando alle statistiche, non legge quasi nessuno. La maggioranza legge i giornali a sbafo e quando ha tempo si limita a scorrere i titoli cubitali e le cronache paesane. Una domanda l’avrei da fare al senatore a vita Monti: “Perché non libera i carburanti, spazzando via le compagnie petrolifere che in atto occupano l’intera filiera (ricerca ed estrazione del petrolio, importazione, raffinazione, distribuzione e vendita a dettaglio) ”. Già i carburanti! E come si può dinanzi allo strapotere delle compagnie petrolifere? Il ministro Passera sul tema ha dichiarato. “ Siamo in presenza di stazioni di servizio concessi in comodato” Con ciò?! Forse quando è stata varata la legge sull’equo canone, non s’è espropriato di fatto il diritto di proprietà? Cosa potevano i proprietari contro quella legge? Fare la serrata mettendosi davanti alle porte delle abitazioni e non fare entrare gli inquilini? Sono ragioni sociali che impongono certe leggi, a prescinde da ….. Ha dovuto, il prof, Monti, fare marcia indietro con i tassisti, figuriamoci con i mostri del petrolio. Su questo fronte Il Premier Monti sa bene che : ‘E denare so’ ‘a voce e ll’omme” e in fatto di denaro le Compagnie petrolifere hanno la voce grossa. E allora si liberalizzano le categorie che rappresentano i “cani sciolti” dell’economia: le edicole, per l’appunto, che abbaiano ma non mordono. Fare la voce grossa con i deboli e piccola con i grandi non è una virtù rara in questo paese. Pubblicata su La Sicilia il 20.12.2011 Saro Pafumi

Nessun commento: