mercoledì 27 gennaio 2010

I fatti di Rosarno

Lo dico a La Sicilia pubblicato 12/01/2010

Ciascuno di noi quando legge i giornali o ascolta la Tv. pensa, se pensa riflette, se riflette ragiona. Apprendendo quanto è successo a Rosarno, due fattori sono evidenti: 1) ci sono circa mille extracomunitari negri che sono sfruttati, 2) ci sono molti, troppi Enti che non fanno il proprio dovere. Stando ai fatti, solo ora, dopo anni, si scoprono le magagne di un sistema basato sullo sfruttamento e sull’indifferenza. Una piccola azienda che conosco ha subito nel corso di un anno ben quattro ispezioni dell’Inps per il controllo dell’unico dipendente. A Rosarno ben mille extracomunitari, con la faccia di cioccolato, ( riconoscibilissimi in una comunità di bianchi), hanno potuto essere sfruttati nella totale indifferenza di quanti avevano il dovere di controllare. La politica, i sindacati, che avevano il dovere di denunziare, dov’erano in tutti questi anni? Adesso, questi solerti censori alzano la gobba, digrignano i denti come davanti ad un pericolo inatteso, quanto sconosciuto.
“Mi faccino il piacere” direbbe Totò, Anziché ribellarsi, sproloquiare, strapparsi i capelli, si dessero quattro pugni in testa fino a farsi conficcare nella “capa” che l’idea della giustizia non ha colori politici ma è segno di civiltà che non può essere amministrato a corrente alternata o secondo le convenienze. Ecco, ragionandoci sopra trovo più disgustoso non chi sfrutta il prossimo, ma chi non combatte contro questo sfruttamento avendone il dovere, ammantandosi persino dell’aureola del perbenismo. Inps. Ispettorati, forze dell’ordine, sindacati e politica “ mi faccino il piacere!”.
Linguaglossa 095/647245
Grazie. Saro Pafumi

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