domenica 24 aprile 2016

Cenere vulcanica e disagi.



Cenere vulcanica e disagi.

Lo Stato ha cognizione del disagio che vive la popolazione dell’Etna, quando essa “sputa” cenere, che copre piante e cose? Il fenomeno non è nuovo, ma da qualche tempo questa vulcanica calamità ha frequenza pressoché stabile, con i danni che essa comporta. Il disagio è particolarmente grave ed evidente, perché pulire i tetti, in massima parte coperti da coppi siciliani (tanto cari agli organi della Soprintendenza), rende il danno particolarmente gravoso, perché pulirli, significa “rivoltarli” da cima a fondo. Non ci vuole granché per capire che tale fenomeno riveste i caratteri di vera calamità e ai privati dovrebbe essere consentita la detrazione fiscale delle spese sostenute. Le amministrazioni comunali, probabilmente possono attingere, in questi casi, a fondi d’indennizzo, mentre ai privati ciò non è consentito. Basterebbe almeno consentire lo sgravio fiscale della spesa sostenuta, che, assieme agli altri fardelli è divenuta l’ennesima tassa, questa volta regalataci dal nostro amato vulcano. Dove sono i nostri politici locali, provinciali, regionali e nazionali, piuttosto assenti dai problemi che assillano il comune cittadino?

Saro Pafumi FB 13.12.2015Pubblicata su La Sicilia oggi 14.12.2015.

 

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