martedì 13 marzo 2012

Nuovi posti di lavoro, un miracolo

I politici usano la bocca esclusivamente per svolgere due funzioni: per mangiare e per parlare. La prima funzione sono in molti a usarla in modo spropositato, la seconda in modo logorroico e le bolle d’aria sono la parte preponderante che fuoriesce dalla sua cavità. I titoli dei giornali sono pieni di frasi retoriche e roboanti pronunziate dai politici. I discorsi più gettonati: occupazione, ripresa, lavoro, sviluppo. “Parole, parole, parole” recita una nota canzone. Un refrain trito e ritrito i cui effetti tardano a vedersi. Molti i cantieri promessi, ma nessuno di fatto aperto. Ogni progetto necessita di tempi di attesa, ma in tema di lavoro e occupazione, quando l’attesa è lunga si corre il pericolo che arrivi fuori tempo massimo. Recita un vecchio proverbio: “ Mentre il medico studia, l’ammalato se ne va”. Anche se in questo caso non di morte fisica si tratta ma di forza morale. Finora Monti delle quattro operazione aritmetiche tradizionali ne ha messe in campo solo tre. Addizione: tasse, tariffe e tributi; sottrazione: potere d’acquisto delle famiglie e delle imprese; divisione: mancato sviluppo equamente ripartito tra i poteri dello Stato (Regioni, province, comuni). La moltiplicazione dei posti di lavoro è rimasto un miraggio. Secondo i Vangeli di Matteo e Marco solo a Gesù riuscì la moltiplicazione dei pani. Vuoi vedere che per vedere moltiplicati i posti di lavoro dobbiamo credere nei miracoli?
Pubblicata su La Sicilia il 13.03.2012. Saro Pafumi

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