sabato 14 aprile 2012

Giarre e Riposto nel triangolo delle Bermude

Giarre e Riposto, ossia “il triangolo delle bermude”, altrimenti detto “Il triangolo del diavolo” E’ un luogo, quest’ultimo, sito nell’oceano atlantico, assai misterioso, dove, a quanto pare, la leggenda e la realtà s’incrociano. Questo triangolo è noto alle cronache per le sparizioni inusuali di navi e aerei, per fatti e avvenimenti strani, per episodi inspiegabili e notizie inquietanti. Su tutto non si è mai trovata una risposta convincente. Il parallelismo con Giarre e Riposto non è casuale, perché qui i roghi delle auto avvengono con puntuale, quotidiana frequenza e rientrano tra gli eventi inspiegabili e misteriosi, come nel “triangolo del diavolo”. Un enigma ancora irrisolto dove, in questi due Centri, “il diavolo”, non ha le ali di pipistrello, piedi caprini, testa cornuta e in mano una fiaccola accesa, simbolo del fuoco ardente dei vizi e degli istinti. Qui, a casa nostra, “il diavolo “ ha verosimilmente il volto di Turiddu, di Bastianu, di Iaffiu, di Sidoru, di Petru, per rimanere tra i nomi locali, in mano un accendino, simbolo di potenza e di ricatto. Poiché il diavolo preferisce le strade buie e solitarie, la sua sconfitta non è vicina e le indagini languono, non ci resta che invocare la preghiera dell’esorcista: “ Spegni, Signore, con il soffio della Tua bocca, il fuoco dei piromani, ricordaTi dei nostri fratelli che ci hanno preceduto nel fuoco degli incendiari, comanda a quest’ultimi di andarsene, perché qui la legge terrena non è di noi. Amen”.
Pubblicata su La Sicilia 15.04.206. Saro Pafumi

1 commento:

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