sabato 19 dicembre 2015

Difendo i cani



Difendo i cani


Quando parliamo dél mondo animale, in particolare. degli amici cani, bisogna togliersi tanto di cappello.
Detentore (non mi piace il termine proprietario) di'un pastore tedesco al quale dedicavo nelle ore libere le mie cure, generosamente ricambiate, per sopravvenuti impegni non ho avuto modo di stargli vicino, con assiduità, per cui ho notato in lui una certa, manifesta,tristezza.
Per colmare questa mia involontaria, assenza avevo pensato di trovargli una compagna della stessa razza. Con questa trovata avevo in un certo senso riempito il mio vuoto e lenito la sua tristezza, vivendo la coppia in perfetta simbiosi.
Sennonché, dopo qualche tempo, per un crudele .destino,complice la. leishmaniasis, il mio pastore è deceduto, nonostante le molte e costose cure praticatigli.
Da qui il secondo dramma.
La vedova (proprio cosi!), inconsolabile al distacco, latra di continuo alla ricerca del compagno perduto.
Allorché mi avvicino per consolarla, con mimica inconfondibile, mi prende quasi "per mano" invocandomi l'aiuto per cercare il compagno.
Questo amore sincero mi commuove, ma come faccio a farle capire che la morte non conosce privilegi e distinzioni?
Forse dovrei sussurrarle che il suo amore è più sublime di quello degli uomini ma più sfortunato, perché non conosce il lenimento della ragione.
Mi risponderebbe, ne sono sicuro, con un ennesimo struggente latrato.
Coraggio Sasha, da oggi vedrò di esserti più compagno, piangendo insieme e dividendoci il nostro dolore.
Non è forse quello che vuoi?


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