mercoledì 4 settembre 2013

Pochi ospedali? Forse troppi e male organizzati

Pochi ospedali? Forse troppi e male organizzati.


“Un vecchio che vive in un piccolo centro abitato lontano dai grandi ospedali”, come Linguaglossa per fare un esempio ( ma il paragone regge anche per altr5i piccoli centri)”, mi faceva notare don Sarbaturi Sciarmenta, contadino doc, noto per la sua proverbiale saggezza, “quando pensa alla morte, lo fa in modo pessimistico per due ordini di ragioni: in primo luogo perché la morte, sentendola vicina, la considera un affare serio, come altrettanto serio è immaginare come morire.



“Vediamo quello che mi può capitare” aggiungeva don Sarvaturi Sciarmenta “se mi dovessi sentire male. Il primo pensiero dei miei parenti è di accompagnarmi al pronto soccorso che è il posto più vicino. Poiché in genere nei pronti soccorsi di paese se cerchi la fiala non trovi la siringa e se hai la siringa non trovi la fiala, il medico di turno si limiterebbe a darmi una sbirciatina e abbozzando l’espressione di chi intende dire: "Ma a mia ccu mi ci porta nta ci centu missi” consiglia i miei parenti di ricoverarmi nell’ospedale più vicino (da noi, a Giarre), senza nemmeno chiedersi, se ho il tempo d’arrivarci.



A sirena spiegata si parte per l’ospedale indicato (Giarre. Andare a Taormina non si può)). Ma se le condizioni sono serie o richiedono interventi specialistici anche questa seconda tappa si rivela inutile. Si corre quindi verso altro ospedale, d solito Acireale. Ma anche qui i reparti specialistici non sono completi, per cui non resta che recarsi a Catania”.



Con molto buon senso don Sarbaturi Sciarmenta, aggiungeva: “ Come si vede la situazione non è piacevole Che fare?



1) “Si potrebbero abolire le tappe intermedie, di solito inutili, guadagnando tempo prezioso;



2) Si potrebbe confidare nella Divina Provvidenza o rassegnarsi al destino. In fondo, morire mentre si corre verso l’ospedale” concludeva don Sarbaturi Sciarmenta “è come scegliersi una “morte sportiva “.



Che bella metafora quella di don Sarbaturi Sciarmenta. Ironia o amara saggezza? Forse la paura di ciò che può avvenire e, purtroppo, avviene, fatti i debiti scongiuri, vivendo lontano dai grandi ospedali o vicino a quelli, che potenziati non sono, e quindi inutili.

Come dargli torto.



Saro Pafumi

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