domenica 13 gennaio 2013

Etna, stop alla politica dei due versanti

Mi ha meravigliato, ma non più di tanto, l’affermazione del nuovo presidente dell’Etna Parco Marisa Mazzaglia, con la quale debutta nel nuovo, meritato incarico: “ Mai più politiche di versante”. La frase è di per sé eloquente e sincera, perché implicitamente riconosce ciò che oggettivamente, ahimè, senza successo, si denuncia da tempo dal versante di Linguaglossa Etna Nord. E’ da anni che su questa stessa rubrica abbiamo posto l’accento su questo problema, tant’è che nel lontano 2004 La Sicilia ebbe gentilmente a pubblicare una mia lettera dal titolo: “ Linguaglossa e Nicolosi: figli e figliastri” .Quella missiva iniziava così: “ Due pesi e due misure è il giudizio che è percepito, con amarezza, dalla maggioranza dei linguaglossesi, riguardo agli interventi con i quali gli Enti responsabili soddisfano le legittime richieste dei comuni di Nicolosi e Linguaglossa, rispettivamente rappresentanti capifila dei versanti Sud e Nord dell’Etna”. Seguivano una serie di amare considerazione che evidenziavano nella loro crudezza il diverso , inspiegabile interesse nei confronti dei due versanti. La lettera concludeva: “Un cordone ombelicale lega questi due versanti, accomunati dallo stesso destino che è o dovrebbe essere uguale, se è vero che sono figli della stessa comune madre “La Provincia” La felice espressione usata dal neo presidente del Parco. “Mai più politiche di versante” in occasione dell’incontro avuto col personale del Parco, riportata su La Sicilia dell’11/01 pg, 39 fa ben sperare. Spesso l’auspicata “quota rosa” ai vertici delle Istituzioni è propiziatoria di buone novelle. Se così è, auguri di buon lavoro al neo presidente che in quanto anche mamma di due figli, identico amore vorrà e saprà trasferire ai due gemelli dell’Etna Linguaglossa e Nicolosi. Almeno, speriamo.


Pubblicata su La Sicilia il 13.01.2013. Saro Pafumi

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